Finalmente ho da poco superato anch'io quest'esame, per cui vorrei condividere alcune informazioni riguardante l’ultima parte del corso, comprese sia studiando a fondo i vari appunti a disposizione che discutendo direttamente col professore.
- Metodo dell'Equazione Integrale - Innanzitutto confermo il fatto che per l'esame di MAIO è sufficiente studiare a fondo solo fino alla parte in cui viene introdotto il metodo dei momenti e magari anche la distinzione fra la parte dominante e correttiva della Ge, cioè si può saltare tutta l'ultima parte dalla trasformazione conforme in poi (col conseguente calcolo esatto della Gem e del contributo di corrente dominante). Suggerisco comunque di leggere bene questi ultimi argomenti, senza soffermarsi sui calcoli, ma solo per avere un'idea chiara di cosa comportino, soprattutto per quanto riguarda l'andamento della corrente sugli spigoli delle microstrisce (la cui conoscenza in forma analitica, anche se approssimata, permette di diminuire l'onerosità dei calcoli numerici del metodo dei momenti) e come si sfrutti infine la conoscenza della densità di corrente (ricavata tramite il metodo dei momenti) per ricavare la corrente sulle microstrisce e quindi l'impedenza caratteristica.
Ci terrei a sottolineare un punto che inizialmente mi aveva tratto in inganno circa l’esattezza del Metodo dell’Equazione Integrale, non so se sia capitato anche ad altri. Quando negli appunti (sia quelli ufficiali che redatti da noi studenti) si introduce il problema della determinazione di Zo e C per le strutture a microstriscia, si dice anche che non si riesce a trovare una soluzione esatta a causa della non omogeneità del problema. Questo però è vero nei casi reali, nei quali in pratica il dielettrico non è omogeneo (visto che c’è aria sulla parte superiore della microstriscia e un materiale dielettrico su quella inferiore) e che quindi in realtà il modo è un quasi-TEM. Noi però non andiamo a esaminare questo caso, che viene invece trattato col metodo dei potenziali, presenti negli appunti del sito ma non incluso nel programma d’esame.
Il fatto è che il Metodo dell’Equazione Integrale va a semplificare il problema, supponendo che il dielettrico SIA davvero omogeneo, ovvero che tutta la sezione sia riempita di sola aria, con Er = 1. Solo in questo modo possiamo considerare che il modo sia TEM e che quindi la corrente si propaghi solo lungo l’asse ζ. Quindi la soluzione che otteniamo sull’andamento della corrente, seppur espressa tramite una sommatoria infinita di serie di potenze non è approssimata, ma è esatta nel problema ideale da noi studiato.
Ci tengo infine a sottolineare che lo scopo del metodo dei momenti è quello di trovare la densità di corrente (che rappresenta infatti l'incognita dell'intero problema) al solo scopo di ricavare da quest'ultima la corrente, integrando appunto sulla microstriscia. Dall'aver imposto un potenziale sulla microstriscia pari alla permeabilità magnetica, si può invece ricavare la tensione su quest'ultima, calcolare l'impedenza caratteristica come rapporto fra tensione corrente e quindi da essa la capacità per unità di lunghezza. Questo è spiegato negli appunti con esattezza solo per quanto riguarda il dominio trasformato (sulla parte dominante costante della corrente), ma è valido in generale anche nel dominio reale di partenza, motivo in più per cui consiglio di leggere e capire bene questa parte.
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