cdp-r.com ti è stato utile anche oggi? Offrici un caffè alle macchinette! Maggiori info qui.
Menu Utente
Blocco delle Attività di Ingegneria alla Federico II |
Blocco delle Attività ad Ingegneria @ UniNa Qui aggiornamenti in tempo reale.
Gentili utenti, di seguito potete trovare tutto quello che c'è da sapere riguardo lo sciopero indetto dal 5 al 9 luglio, incomincio pubblicandovi la lettera inviataci dal nostro rappresentante del Cdl Romano Marciano Thomas. Ne stiamo discutendo, e ti invitiamo a partecipare nell'apposita sezione. Qui trovate una lista, in aggiornamento continuo, dei professori che partecipano (e quindi degli esami che salteranno). Ecco i risultati dell'assemblea di Lunedì 19: il festival della non-concretezza: leggi il comunicato ufficiale.
"Durante l'assemblea tenutesi a piazzale tecchio il 30 giugno tra ricercatori,professori associati,professori ordinari e studenti si è deliberato a maggioranza un blocco della didattica che si terrà dal 5 luglio fino al 9 luglio, giorno in quale si terrà un ulteriore assemblea per decidere il da farsi nei giorni succesivi". Ragazzi io vi informo cmq ke questa è solo una delibera di un assemblea e non del consiglio di Facoltà quindi se avete qualke esame da sostenere in questo periodo vi consiglio di inviare una mail al professore con il quale dovrete sostenere l'esame xkè non tutti aderiranno al blocco in quanto una parte erano contrari come noi rappresentanti. Volevo però dirvi di non colpevolizzare ki aderisce ma di cercare di capire la situazione ke si sta creando e dell'avvenire incerto ke ci aspetta. Durante l'assemblea inizialmente si parlava addirittura di bloccare l'intero mese di luglio e oltre ma fortunatamente ciò non è avvenuto. Alcuni professori,in accordo con noi rappresentanti, hanno fatto capire ke tale iniziativa va a colpire in modo particolare soprattutto noi studenti e ke l'impatto mediatico ke i ricercatori vogliono ottenere si può proseguire anke prendendo altri provvedimenti; tra le proposte spicca quella di sostenere esami in piazza e in luoghi pubblici( si è parlato anke di andare sotto il ministero) per dimostrare il lavoro a livello didattico sostenuto da professori e ricercatori in modo da non ledere noi studenti e non dare agli altri possibili armi di strumentalizzazione che coprirebbero il vero motivo della protesta e cioè la salvaguardia dell'università e ottenendo lo stesso una risposta mediatica a livello nazionale. Per questo vi invito, nel caso in cui professori o ricercatori vi informino ke gli esami non potranno essere sostenuti, di inviare più mail possibili sostenendo quest'ultima proposta e di far capire ke noi studenti vogliamo partecipare alla salvaguardia dell'università come loro, ma questo non deve andare contro proprio una parte di essa xkè siamo tutti parte dello stesso sistema.
Ecco il comunicato ufficiale dell'assemblea (testo completo):
Comunicato approvato nell’assemblea dei professori e ricercatori della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli FEDERICO II. I professori e ricercatori della Facoltà di Ingegneria della Università degli Studi di Napoli Federico II, visto il testo della manovra del DL 31 maggio 2010 n.78 “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” in relazione alle ricadute sul sistema universitario e sui professori e i ricercatori, approvano e fanno proprio il parere espresso dal CUN nell’adunanza del 9 giungo 2010 ed in aggiunta evidenziano quanto segue: 1. La manovra proposta dal governo riduce ulteriormente ed in maniera sensibile le risorse destinate all’Università e quindi alla ricerca e alla formazione, fondamentali per lo sviluppo culturale, economico e sociale di un Paese civile. L’Italia è il solo paese che in controtendenza a quanto avviene nei Paesi più progrediti d’Europa e del resto del mondo, ha previsto un taglio degli investimenti per l’Università e la ricerca; questi tagli sul budget del MIUR sono ancora più gravi se si considera che la percentuale del PIL destinata all’istruzione superiore è dello 0,8% contro l'1,3% dei paesi OCSE; che l'entità della spesa per la formazione universitaria rispetto al totale della spesa pubblica per servizi è dell'1,6% contro una media del 2,9% nell’Unione Europea; che l'entità della spesa annua italiana per la formazione universitaria è di 6.900 euro per studente contro i 9.600 della media europea; che il rapporto tra studenti e docenti italiani è di quasi sei punti superiore alla media OCSE (21,4 contro 15,8); che la percentuale nazionale di laureati e dottori di ricerca sulla popolazione attiva è meno della metà rispetto agli altri paesi di economia avanzata (12 contro 26). 2. la manovra finanziaria non sana per nulla il pesante taglio ai finanziamenti per l’università operato dalla ben nota Legge 133/08, per cui le risorse che si libereranno per effetto del turnover nei prossimi anni, durante i quali un numero estremamente elevato di docenti verrà collocato a riposo, dovrà essere impiegato dalle Università per porre rimedio ai tagli e si determinerà così una perdita secca di posti di ruolo che, insieme alla drastica riduzione dei fondi, porterà al sostanziale azzeramento delle opportunità di investimento e di inserimento e progressione di carriera per il personale docente. 3. I docenti universitari chiedono di essere sottoposti a meccanismi seri di valutazione del merito e non vogliono sottrarsi a sacrifici e misure anche severe purché eque. Le misure previste per i docenti universitari, che già dalle statistiche OCSE risultano tra i meno remunerati d’Europa, sono invece inique, punitive e di una entità inaudita. La manovra infatti bloccando per tre anni classi e scatti stabilendone l’irrecuperabilità anche a posteriori e bloccando l’adeguamento annuale delle posizioni stipendiali sulla base degli indici annualmente determinati dall’Istat, comporta una significativa modifica delle curve retributive della docenza. Gli effetti del blocco sono differenziati per posizioni ed età anagrafica ma il rallentamento della dinamica retributiva produce danni maggiori per i docenti più giovani. Proprio perché i tagli non sono recuperabili, il loro effetto va misurato in termini di perdita sull’arco dell’intera carriera e per un giovane supera di gran lunga i centomila euro sull’intero periodo lavorativo. 4. I docenti universitari, la cui progressione di carriera è da sempre agganciata a quella dei magistrati e di altre categorie non contrattualizzate, è la sola categoria a cui non si riconosce la possibilità di recuperare il blocco degli scatti. Alla luce di queste considerazioni i professori e i ricercatori della Facoltà di Ingegneria della Università Al fine di rendere tutti consapevoli delle gravi ripercussioni che l’eventuale attuazione della manovra LA SOSPENSIONE DEGLI ESAMI DI LAUREA E DI PROFITTO DAL 5 LUGLIO AL 9 LUGLIO.
Il documento originale scaricabile qui . La Mozione Studentesca:
AVVISO A TUTTI GLI STUDENTI DELLA FACOLTA’ DI INGEGNERIA DI NAPOLI
Documento dell’Assemblea Generale degli Studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”
documento originale scaricabile qui
Cari colleghi studenti e non, questo è il documento ufficiale nato dall'Assemblea Generale degli Studenti di ieri, martedì 6 Luglio, tenutasi in Aula Magna
RESOCONTO E SVILUPPI FUTURI dell'Assemblea dei Professori e dei Ricercatori di Ingegneria tenutasi il 9 Luglio
CondividiOggi alle 19.03
Cari colleghi studenti e non, voglio esordire così:
Stefano Schiazza: Responso ASSEMBLEA DEI PROFESSORI E RICERCATORI della Facoltà di Ingegneria del 9/7/2010
CondividiOggi alle 18.49
Carissimi
Oggi si è tenuta la tanto attesa Assemblea dei docenti che avrebbe dovuto stabilire la successiva linea di condotta della nostra Facoltà, oltre che a decidere se condividere il documento precedentemente redatto dall'Assemblea degli Studenti. Vi comunico immediatamente che NON SI E' DECISO QUASI NULLA e che in generale l'Assemblea si rimette alle delibere di una prossima ASSEMBLEA GENERALE DI ATENEO, da tenersi presumibilmente il giorno 13/7 pv. L'Assemblea si è aperta con l'introduzione di Mimmo Petrazzuoli (presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà), che ha letto il documento dell'Assemblea di martedì scorso. Sono quindi intervenuti docenti di altre Facoltà che hanno vissuto agitazioni simili a quelle di Ingegneria, nella fattispecie, Farmacia, Medicina Veterinaria, Architettura, Biotecnologie e Scienze. Sostanziosa anche la presenza di Studenti di Lettere e Filosofia. Tali interventi hanno riassunto lo stato delle proprie Facoltà di appartenenza e dell'orientamento delle stesse dal punto di vista del blocco della didattica, avvenuto in tutte le Facoltà sopra citate, e delle altre forme di protesta avanzate in questi giorni. Stando ai loro riassunti, tutte sono orientate alla sospensione del blocco della didattica ma sono, in generale, un po' più indietro coi tempi rispetto ad Ingegneria. La Facoltà di Farmacia ha particolarmente posto l'accento sull'organizzazione di una protesta che coinvolga i ricercatori e che renda impossibile L'inaugurazione dell Anno Accademico 2010/2011. Ha infine preso la parola il Prof. Carravetta (rappresentante dei Proff. Associati) che, volendo seguire il format già collaudato della lettura e messa ai voti-emendamenti, ha letto un documento da lui - e da altri docenti presenti - precedentemente redatto, a partire dal quale si sarebbe dovuta delineare una condotta "ufficiale" che il corpo docenti della Facoltà di Ingegneria avrebbe dovuto seguire. L'affluenza all'Assemblea è stata uno dei punti-chiave della seguente evoluzione della stessa. La maggior parte dei presenti erano Studenti (anche se in numero minore della scorsa Assemblea) e, fatta eccezione dei suddetti Proff. delle altre Facoltà, i docenti di Ingegneria, tra Ricercatori e Prof., erano circa 40-50. Il documento-programma (comprensivo delle proposte aggiunte nel corso del successivo dibattito) è il seguente: i) Prosecuzione della sospensione della didattica ii) Elaborazione di un testo che spieghi le ragioni della protesta per: 1. Pubblicazione su giornali 2. Lettura del testo durante seminari e convegni iii) sedute di laurea e d'esame in luoghi pubblici iv) produzione di un video da pubblicare su YouTube da rendere il più visto possibile soprattutto grazie all'aiuto degli studenti. L'idea è quella di farlo produrre da un'apposito gruppo di lavoro, formato ad hoc, e di farlo visionare il più possibile nella stessa giornata, allo scopo di erigerlo a video "più visto del giorno". v) Giornate divulgative su: 1. ddl 1905/10 "Gelmini", come richiesto in'Assemblea degli Studenti. 2. L'importanza della ricerca nell'ambito della docenza vi) Predisposizione di un tavolo permanente con altre istituzioni, es. Confindustria.. vii) Azione di concertazione con altre Facoltà per un documento da proporre in Senato Accademico. viii) Remissione (o Dimissione) al Rettore delle cariche istituzionali. (Senato Accademico, CdA, Presidenti di CdL) ix) Campagna di informazione pubblica sull'attività di ricerca univrersitaria, attraverso stand e sit-in in luoghi pubblici Dopo una serie di accesi interventi e colorite risposte, i moderatori dell'Assemblea hanno ritenuto il numero dei presenti NON SUFFICIENTE ad esprimere una linea di condotta che possa essere condivisa e comunque messa in atto da un numero considerevole di colleghi docenti. A tal proposito, sollecitati dai docenti e studenti esterni alla Facoltà, essi si sono proposti di organizzare un'Assemblea di ATENEO, con la partecipazione del neo-eletto Rettore Marrelli , nell'ambito della quale "istituzionalizzare" la protesta e renderla più compatta. Dopo votazione, la data di tale Assemblea è stata fissata per il 13/7, Martedì. Nell'attesa di tale data, le attività didattiche DOVREBBERO essere ripristinate, anche se il giorno a disposizione si riduce a lunedì. CONSIDERAZIONI PERSONALI L'idea che mi sono fatto della giornata di oggi è stata quella del CAOS più completo. L'incipit preciso e mirato dell'Assemblea stride con le sue disorganizzate ed inorganiche conclusioni. Ciò a mio parere è successo per vari motivi: i) Si è mancato di definire un senso dell'Assemblea. Secondo i moderatori e parte dei docenti presenti, si doveva dare una risposta agli Studenti, che con la loro Assemblea avevano dato loro carta bianca (o quasi) nell'organizzazione di altre forme di protesta; la bozza di documento presentata conferma questa mia tesi. Secondo altri docenti, probabilmente, l'Assemblea di oggi sarebbe servita a prendere atto che la loro "azione dimostrativa", la sospensione della didattica, avesse ottenuto gli effetti desiderati. Starebbe ancora una volta agli studenti, informati e messi in allarme dai docenti stessi, l'esplosione del problema e la divulgazione all'esterno dei pericoli delle riforme. Tutto ciò ha fatto sì che i primi problemi si venissero a creare tra I NOSTRI STESSI DOCENTI, che subito, e devo dire con grande slancio, sono partiti con l'analisi di ciascun punto del documento sopra esposto. Chi sosteneva fosse indispensabile il mantenimento del blocco come forma di protesta e di imperituro monito agli studenti (e questi erano quelli che ci davano meno fiducia), chi, come il Prof. Pulci Doria, faceva notare che i comparti maggiormente colpiti dalla cosiddetta Manovra (D.L. 78/2010) avevano ricevuto forti sconti sui tagli grazie all'impegno dei propri ministeri. L'unico a mancare di tale salvifica assistenza è stato proprio quello dell'istruzione universitaria. A parere loro quindi, sarebbe opportuno mettere in campo proteste meno "sceniche" (come la seduta fuori porta) e più istituzionali, come la dimissione dalle cariche accademiche, innescando un meccanismo che renderebbe impossibile l'amministrazione degli atenei. Ciò imporrebbe un'apertura del Ministro alle nostre istanze. ii) La bagarre dialettica è stata in poco tempo esasperata. Alcuni docenti e studenti, anche non appartenenti ad Ingegneria, ancora prima che fosse concluso il dibattito sul documento, hanno tenuto discorsi di un disfattismo disarmante, che insinuavano, sulla base di esperienze passate (ottobre-dicembre 2008), una scarsa volontà dei ricercatori di operarsi contro i tagli. iii) Ciò ha però aperto un discorso che davvero lascia sconcertati: l'assenteismo dei docenti. Ancora una volta sostengo che questa generazione di studenti NON è in grado di interessarsi in autonomia alla protesta, specie dopo che gli si è negata la possibilità di sostenere gli esami di profitto. Pure chi è favorevole ai sacrifici vede necessaria la figura dei docenti come di "play-maker" di forme di protesta che rendano efficaci tali sforzi. I ricercatori presenti avranno anche dimostrato di essersi resi conto di ciò attraverso il dibattito, ma la larghissima assenza lascia fin troppi dubbi sulla serietà della protesta. Agli occhi degli studenti la protesta va sostenuta perché presto mancherà ai ricercatori la serenità per lavorare. E i ricercatori che fanno? Si presentano in 50. Si è cominciato a vociferare dell'Assemblea di Ateneo e ben presto lo spettro del rinvio delle decisioni ha messo in ombra il problema dell'incertezza del futuro dell'Università pubblica per farlo inesorabilmente precipitare sull'incertezza delle sedute d'esame. Alla domanda: "volete rimandare le decisioni ad una Assemblea più ampia?" le risposte sono state: "e intanto li facciamo gli esami?". Non vi dico le reazioni, quando si è realizzato che la ripresa sarebbe durata solo un giorno. Personalmente mi dico soddisfatto di almeno una cosa: parlando a quattr'occhi con alcuni ricercatori, mi sono reso conto che quei pochi docenti presenti, cominciano a rendersi conto di non poter fare leva solo su di noi, purtroppo. Oggi è piombato un "voi docenti non potete strumentalizzare noi Studenti per la protesta!" durante un intervento. E' il segno che possono metterci una pietra sopra le speranze di "svegliarci". Resto ancora una volta disponibile a chiarimenti ulteriori. Vi invito inoltre a non perdere l'Assemblea di Ateneo di Martedì. Stefano
Blocco della didattica ad Ingegneria: parere di un rappresentante degli studenti.
CondividiOggi alle 1.28
Cari colleghi studenti e non, viviamo in questo periodo una situazione molto calda all'interno della nostra Facoltà, del nostro Ateneo e del sistema universitario nazionale.
COMUNICAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI DOCENTI E RICERCATORI IN SENATO ACCADEMICO, CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, CUN
CondividiOggi alle 15.23
Cari colleghi studenti e non, vi riporto ciò che ci è stato appena comunicato da parte dei docenti.
cisa quindi la convocazione in tempi stretti di un'assemblea di Ateneo.
L'Assemblea di Ateneo dei docenti, ricercatori e rappresentanti degli studenti per discutere sullo stato di agitazione, prevista per questa settimana si terrà LUNEDI' 19 LUGLIO A MONTE SANT'ANGELO ALLE ore 10:00 Fino a tale data esami e lauree riprendono regolarmente....
Informativa sull'Assemblea di Ateneo del 19 Luglio: "la protesta dei documenti" Oggi alle 18.32
Cari colleghi e non, oggi si è tenuta la famosa e tanto attesa Assemblea d'Ateneo. e poi numeri...a volte anche errati.
Il tempo restante invece ha visto ormai il "solito" documento. Dico "solito" perchè probabilmente ricorderò questa protesta come "la protesta dei documenti": il governo procede incessantemente con i suoi lavori(Finanziaria approvata in Senato e DDL Gelmini calendarizzato il 22 Luglio in Senato) e tutta l'Università Pubblica continua a produrre "carta" su cui scrivono le cose che non vanno bene e le cose che propongono per farle andare bene. La cosa divertente, riferendomi al nostro Ateneo, è dovuta al fatto che Senato Accademico e vari CdF non si sono ancora espressi in materia...non è che dovremmo fare altri documenti?? Comunque dopo questo piccolo sfogo volevo comunicare che nella sostanza nemmeno oggi qualcosa di concreto si è visto. In pratica la sospensione delle attività didattiche non è stata nè riproposta nè discussa. Sono state avanzate richieste in relazione a forme di protesta da attuare e azioni da intraprendere tuttavia attenderò il documento ufficiale che verrà redatto per darvi una comunicazione migliore e più precisa. E' anche balenata l'idea dello slittamento dell'inizio dell'anno accademico tuttavia, ribadisco, queste sono proposte che un'assemblea farà al Senato Accademico, unico organo ad avere potere decisionale in materia. L'unica certezza odierna è stata l'indisponibilità da parte dei ricercatori presenti ad assumere incarichi didattici per il prossimo anno: questo è l'attuale problema che Presidi e Rettore si trovano a dover fronteggiare, mentre, ripeto, i vari provvedimenti in discussione sono già in via di approvazione. Un problema che avrà degli aspetti dolorosissimi se il governo o i ricercatori non faranno marcia indietro poichè è a repentaglio l'offerta formativa del nostro Ateneo. Da un lato scompariranno dei corsi mentre dall'altro ci ritroveremo aule di oltre 500 persone a causa degli accorpamenti nelle quali capire già il nome del professore e quando farà ricevimento sarà un'impresa: sarà il crollo della qualità didattica dell'Università italiana (forse l'unica cosa che ancora avevamo). E' questo il vero danno ed il vero disagio che a Settembre avremo amici miei, non l'esame annullato. Ho provveduto a scrivere questa nota per dare delle delucidazioni a chi da stamattina si starà chiedendo cosa è successo. Appena avrò qualcosa di ufficiale vi aggiornerò con maggiore chiarezza. A presto Mimmo Petrazzuoli Presidente del CdS di Ingegneria Presidente AS.S.I. Qui il documento originale. Assemblea Ateneo della Università di Napoli Federico II Qui potete scaricare il sequente comunicato. L'Assemblea di Ateneo dell'Università degli Studi di Napoli, riunitasi oggi 19 luglio 2010 con l'ampia partecipazione di docenti, ricercatori, precari, studenti di tutte le Facoltà, dopo una discussione sul DDL 1905 e sugli effetti della manovra finanziaria sulla vita universitaria, ha approvato le linee per la prosecuzione della mobilitazione in difesa dell'Università pubblica e dell'autonomia della ricerca. Preso atto che: 1. La manovra finanziaria predisposta dal Governo, ed approvata il 15 luglio 2010 con voto di fiducia nel Senato della Repubblica, non ha recepito nessuna delle richieste di emendamento richieste da professori e ricercatori delle Università italiane. 2. Permangono i cospicui ed inaccettabili tagli al FFO che mettono a dura prova la possibilità di un corretto funzionamento dell’Università pubblica nel paese. 3. Le principali disposizioni della sopra citata manovra che riguardano l’Università pubblica colpiscono duramente, e di nuovo a distanza di soli 2 anni, i professori ed i ricercatori, per di più in maniera iniqua, penalizzando oltremodo i più giovani. 4. Il ripristino del blocco del turn over al 20% rappresenta una misura di ulteriore penalizzazione per tutti i giovani che aspirerebbero ad accedere alla carriera universitaria, in un momento storico caratterizzato da un gran numero di cessazioni dal servizio per raggiunti limiti di età. Nessuna voce nel paese, ad iniziare da quella del Ministro, si è levata in difesa di questo duro attacco all’università ed alla ricerca e all’alta formazione del paese, già drammaticamente penalizzate nel confronto con i principali paesi della comunità europea e dei paesi dell’OCSE. L'Assemblea ha deliberato quanto segue: MANIFESTO DEGLI STUDI 1. ribadisce le indisponibilità della maggioranza dei Ricercatori universitari a ricoprire insegnamenti aqualsiasi titolo per l'anno accademico 2010/11; i Ricercatori svolgeranno quindi esclusivamente gli incarichi di didattica integrativa come previsto dalla legge (DPR 382/80) 2. ribadisce le indisponibilità dei Professori ordinari ed associati a coprire corsi lasciati scoperti dai Ricercatori, attenendosi unicamente ai compiti previsti dalla legge; 3. richiede ai presidi delle diverse facoltà di raccogliere le firme dei Professori ordinari, Professori associati e Ricercatori universitari, che si atterranno esclusivamente ai compiti didattici istituzionali e di inviare l’elenco al Senato Accademico entro il 31 Luglio 2010. 4. richiede agli organi dell'Ateneo di non ricorrere a contratti di natura privatistica, anche a titolo gratuito, per coprire le conseguenti carenze dell'offerta didattica; ANNO ACCADEMICO 5. richiede agli organi competenti dell'Ateneo di esprimersi in merito alla grave situazione in cui versa l’Università e di prendere atto dello stato complessivo di rischio per l'offerta didattica per il prossimo anno accademico, deliberando lo slittamento dell’inizio dell’anno accademico 2010/11. MOBILITAZIONE 6. di promuovere e sostenere azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica in merito alle ragioni della protesta; 7. di dedicare prima di ogni proclamazione delle prossime sedute di laurea e dei test di ammissione alla lettura di un testo sui motivi della mobilitazione 8. di riservarsi di praticare l’astensione dagli organi di auto‐governo 9. di convocare una nuova assemblea di Ateneo ai primi di settembre con tutte le componenti universitari (docenti, personale tecnico amministrativo, studenti, precari), per discutere di come proseguire la mobilitazione in coordinamento con le iniziative di mobilitazione nazionale 10. di convocare una assemblea degli Atenei campani. Napoli II 19 luglio 2010 Assemblea di Ateneo Federico II Qui potete scaricare il documento originale. Vi invito tutti a partecipare al nostro dibattito sul forum a questo indirizzo, grazie.
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!
Powered by !JoomlaComment 3.26
3.26 Copyright (C) 2008 Compojoom.com / Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved." |
|||||||||||
Ultimo aggiornamento Venerdì 23 Luglio 2010 10:06 |