"Ua Paskè, guarda quà..ma comm si fa ad essere accussì sciem? Quello si è messo la dentiera al contrario!"-"Vabbè è na pubblicità ad effetto"-"Si ad effetto che ora mi girano". Vabbè sicuramente non ci vorrà una laurea per fare l'attacchino, però beh, gli incisivi vanno in alto. Ma lasciamo perdere. Sono anni ormai, che veniamo plagiati, mentalmente, e noi non ce ne accorgiamo, veniamo bombardati da ogni angolo, siamo diventati così delle prede, succulente prede di un mercato affamato, ci plagiano, ci vorranno far diventare animali da consumo, consumisti per definizione, all'assalto dei negozi, e nemmeno la crisi sembra più bastare per evitare ciò. Sempre più facilmente, trovano il giusto farmaco per lobotomizzarci alla nostra insaputa. E così che, un giorno, all'improvviso, ci alziamo, e vediamo tante persone, ma proprio tante, tutte come se fossero uscite dallo stessa catena di produzione, stessi vestiti stessi usi ma sopratutto stesso cervello. Non voglio parlare della trita e ritrita questione della globalizzazione ma piuttosto di quello dell'individualismo. Spesso dovremmo predere più coscienza di noi stessi. Ok a me il calcio fà schifo, e quindi? Ok a me quelle quattro cretine in tv mezze nude, mi fanno voltare lo stomaco(per il modo con cui sono arrivate lì e perchè ci stanno)! Ok quei quattro idioti non posso credere che ci governino. Sapere tutto quello che c'è dietro ad ognuna di queste tre cose mi provoca cattive reazioni. Non voglio fare l'alternativo, non ho niente contro tutto ciò; quanto piuttosto il fatto che ne vado fiero di avere idee pensieri e passioni tutte mie, di comportarmi come voglio io, di comprare e agire come ho scelto di fare io, non perchè una stupida moda mi abbia costretto a farlo. E non mi interessa se la stranezza di certi miei interessi potrà far arricciare il naso a qualcuno. Questo sono io e ne vado fiero, e così vorrei che facessero tutti, il bello delle persone è che non abbiamo bisogno di un mainframe che ci comandi, ma che piuttosto tutti possiamo fare ciò che vogliamo. Sii te stesso, non svendere il tuo cervello ad una classe burattinaia.