"Pronto..sì sono alla linea2 di piazzaletecchio..no è che non ti dico ieri sera mi dice andiamo con la macchina all'uni che c'è lo sciopero e io ci vado, poi sn finito a via claudio come un fuggitivo per tenermi stretti i 10 punti della patente, c'era il blocco auto..si entrambi..no è che sto andando a raggiungere qualcuno della cdp...vabè poi si vedrà". Giustamente come migliorare la posizione di un bel blocco della circolazione (tutti i veicoli escluse vetture euro7, propano e plutonio)? Con una bella finta di sciopero dei mezzi pubblici! Forse avevano intenzione di inculcare subliminarmente la necessità delle persone di comprare l'ultimo modello di ali per uomini vendute da qualche colosso americano. Oggi, 15 maggio, ho nuovamente la conferma che se fossimo in un'arena, probabilmente ne vivremmo tutt'altro che sugli spalti. Si parla di pace bene e fratellanza, quando ci si accorge che si è in perenne lotta con il prossimo. E infine i quattro coglioni che cercano di tirare su la Morale collettiva, che cerca di fare del bene privàndosene, finisce con l'essere letteralmente fottuto. Cerchiamo di dimostrarlo filosoficamente, sopratutto religiosamente, ma alla fine è chiaro, chi và avanti sono coloro che, scusate il termine poco ortodosso, "si fanno i cazzi loro". Di certo non abbiamo un gandhi al presidente del consiglio, nè, restringendo la portata, uomini di potere che hanno ottenuto il loro posto con benevolenza e altruismo: se si vuole ottenere qualcosa fuori dal comune, bisogna solo calpestare teste e buttare giù dai palazzi gli avversari. Purtroppo siamo ad un bivio,quale? Continuate a leggere. Oggi devo questo post, oltre che per gli avvenimenti quotidiani, anche grazie ad un flash che mi ha portato alla 4a superiore, dove grazie alla mia unica prof.adele ci parlava di seneca, sempre odiato da tradurre, le cui teorie filantropiche sono a mio avviso cadute in interdizione in una realtà quale quella attuale, ed ora vi spiegherò il perchè. Il Seneca pre-politico, insistette molto sul "miglioramento di sè"; stringatamente, parlava di "spinta verticale" ed "espansione orizzontale"; rispettivamente, una cura dell'io volta a "correggere la falsa valutazione di ciò che gli uomini ritengono bene o male...ed eliminare le passioni che impediscono l'esercizio della ragione", "un individualismo costruttivo volto alla presa di coscienza che spinge l'uomo ad intensificare i rapporti con sè stesso alo scopo di correggersi ed edificare la propria salvezza". In secondo luogo, riferito all' "espansione orizzontale": è "Il momento positivo della cura di sè, il recupero di una dimensione sociale...un impulso a un'azione da svolgere insieme agli altri e in favore degli altri per la riuscita di un progetto universale. Funzionale la similitudine del soldato nell'esercito che per ovvi motivi tralascio. E' ovvio, sarebbe una funzionale riuscita se tutti d'un tratto ci svegliassimo con quest'idea, ma purtroppo allo stesso modo di come un utopico comunista vorrebbe realizzare la sua inclinazione politica, perseverando un'azione altruistica ai livelli senechiani, finiremmo oggigiorno al suo stesso modo: per strada, senza soldi, senza più ideali. Quindi la scelta è dura, il bivio è questo: chiuderci in una sfera di oricalco, a meno di averla trovata, fra persone come noi ma quindi essere costretti a non uscirne mai per preservare la nostra posizione, oppure gettarci nell'arena e spalla a spalla combattere per una propria posizione? Purtoppo il mio animo mi impedisce di volere il male altrui, o chiamatela codardia. Il fatto stà che non riuscendomi a divincolarmene, continuo a finire calpestato, in pace con me stesso. Chiamatemi pure                . Mi scuso per la lunghezza del post, un grazie a te che hai letto fino in fondo, e a te che hai almeno letto solo la fine.

"Paskè ma quello non è il tipo di Striscialanotizzia?"-"Ua ma è riticolo vesitito così, già il nome Pino Abete..."-"Chiamalo ridicolo, farà più soldi di un ingegnere, avendo studiato l'un miliardesimo di noi". Dieci minuti più tardi, dopo aver a lungo discusso, dopo aver scommesso su quale delle infinite annose problematiche annesse fra ricerca nel cnr e università a via claudio, veniamo a scoprire che il gianluca manzieri ecologico, si lamentava per un parcheggio napolipark istituito in un'area pedonale. Da qui la domanda sorge spontanea, la miopia non è soltanto una mancanza di diottrie, ma anche un problema sociale. Ci limitiamo ogni giorno a porci problemi stupidi, ci lamentiamo di inezie, idiozie, di polvere di una situazione nella quale viviamo che, se da una parte dobbiamo ritenerci fortunati in confronto a ben peggiori situazioni, dall'altra ci troviamo nel più assurdo degrado sociale, ma stupidamente continuiamo ad accanirci con una stupida cornice di un bel "capolavoro". Ci lamentiamo del parcheggio, e non guardiamo che a pochi passi di lì siamo immersi fra malvivenza, ignoranza, e malgoverno; ai tempi dove i politici ormai perseguitano il miglioramento della vita, certo la propria però; dove l'istruzione è solamente un campo dove fare economia, sopratutto di cervelli; e di malvivenza che ormai a quanto pare è l'unica che si è riuscita ad organizzare a dovere e a far funzionare i propri organi. Ma restringendo un pò il campo, notiamo che anche noi siamo diventati un pò miopi, non ci accorgiamo che di stupidate nella nostra vita personale, e mentre proviamo a risolvere quelle quattro stupidate che ci girano intorno, non ci accorgiamo che il degrado cala fra di noi.                Aprite gli occhi.

(almeno il tipo era simpatico, ci ha fatto pure la pubblicità, grazie tipo)

"Ua Paskè, guarda quà..ma comm si fa ad essere accussì sciem? Quello si è messo la dentiera al contrario!"-"Vabbè è na pubblicità ad effetto"-"Si ad effetto che ora mi girano". Vabbè sicuramente non ci vorrà una laurea per fare l'attacchino, però beh, gli incisivi vanno in alto. Ma lasciamo perdere. Sono anni ormai, che veniamo plagiati, mentalmente, e noi non ce ne accorgiamo, veniamo bombardati da ogni angolo, siamo diventati così delle prede, succulente prede di un mercato affamato, ci plagiano, ci vorranno far diventare animali da consumo, consumisti per definizione, all'assalto dei negozi, e nemmeno la crisi sembra più bastare per evitare ciò. Sempre più facilmente, trovano il giusto farmaco per lobotomizzarci alla nostra insaputa. E così che, un giorno, all'improvviso, ci alziamo, e vediamo tante persone, ma proprio tante, tutte come se fossero uscite dallo stessa catena di produzione, stessi vestiti stessi usi ma sopratutto stesso cervello. Non voglio parlare della trita e ritrita questione della globalizzazione ma piuttosto di quello dell'individualismo. Spesso dovremmo predere più coscienza di noi stessi. Ok a me il calcio fà schifo, e quindi? Ok a me quelle quattro cretine in tv mezze nude, mi fanno voltare lo stomaco(per il modo con cui sono arrivate lì e perchè ci stanno)! Ok quei quattro idioti non posso credere che ci governino. Sapere tutto quello che c'è dietro ad ognuna di queste tre cose mi provoca cattive reazioni. Non voglio fare l'alternativo, non ho niente contro tutto ciò; quanto piuttosto il fatto che ne vado fiero di avere idee pensieri e passioni tutte mie, di comportarmi come voglio io, di comprare e agire come ho scelto di fare io, non perchè una stupida moda mi abbia costretto a farlo. E non mi interessa se la stranezza di certi miei interessi potrà far arricciare il naso a qualcuno. Questo sono io e ne vado fiero, e così vorrei che facessero tutti, il bello delle persone è che non abbiamo bisogno di un mainframe che ci comandi, ma che piuttosto tutti possiamo fare ciò che vogliamo. Sii te stesso, non svendere il tuo cervello ad una classe burattinaia.